giovedì 8 aprile 2010

Onnisciemenza.

Prima di riprendere l'attività "blogghistica"...io ho estrema necessità di fare una breve premessa.
LADOMINUS è ancora in ferie e ci resterà fino al 12.
Ufficialmente si trova fuori città per dei convegni sulla nuova normativa introdotta dalla finanziaria 2010 (uhm?), nella realtà sta a panza all'aria in Tunisia alla faccia mia e di quegli stronzi dei suoi clienti che la pagano pure.
Detto questo.
Ogni mattina quando suona la sveglia il mio primo pensiero è: "Quella grande stronza è ancora nel primo sonno e io sto andando a pararle il culo". Ed è effettivamente così.
Le telefonate risultano essere sempre più sgradite e assurde.
Credo che i clienti sentano quando lei non c'è perchè veramente mi si parano davanti numerosi e con i problemi più impensabili.
Tragicamente inizio a pensare che quella che veramente ha capito come si sta al mondo è proprio LADOMINUS...in fondo, che cazzo gliene frega di impazzire dietro questi.
E così, in questi giorni ho capito quattro cose fondamentali:
1_Il cliente vuole tutto e subito, ora, adesso e veloce;
2_Il cliente crede di essere l'unico cliente dello studio e quindi, tu dottorina, sei sua diretta dipendente;
3_Il commercialista sa tutto. Tutto. E' dententore massimo di verità assoluta e quindi, dal momento che ti pago, anche se ti chiedo quanti peli aveva sul sedere Keynes, tu lo devi sapere.
4_Il commercialista HA tutto, tutti i documenti.
E fu così che:
- "Dottorina, mi deve fare una fattura (una segretaria tua non ce l'hai? un computer? una macchina da scrivere? Eventualemente basta un foglio e una penna) intestata a lanimadituasorella srl"
- "Sig. Silvio (presto su questi schermi la descrizione del cliente "Silvio" accompagnato sempre dal figlio "Piersilvio", cliente anch'esso), guardi, gliela posso fare per domani, ho una cosa urgente da terminare"
- "Va bene, passo OGGI per le 2".
Silvio ha capito tutto.

- "Dottorina, mi servono le ricevute di pagamento dei contributi dell'INPS di mio marito perchè io non le trovo e ce l'avete lì sicuramente".
- "Di che anno?"
- "Del '98"
Osteria...12 anni di ricevute ci sono in questo studio!? Io penso proprio di no! Ma è stato inutile dirlo...io ce l'ho e non gliele voglio dare perchè sono stronza e sadica.

e non vado avanti per spirito di autoconservazione.

giovedì 8 ottobre 2009

L'inutilità della puntualità, parte due.

La mattina, una dottorina si sveglia e sa che dovrà correre.
Sono le ore 8.15. Sono alla fermata dell'autobus. Tutto è secondo norma. Tutto è perfettamente in linea a tutti gli altri giorni.
Sono le 8.27. Sono ancora alla fermata. Non è più secondo norma. Non sono ancora in ritardo ma la sigaretta pre-fucilazione lavorativa, sarà molto più rapida del solito.
Sono le 8.34. Sono sempre alla fermata. Ora sì, ora inizia ad essere tardi. Ma il 64 maledetto dov'è? Agitazione. Io arrivo in ritardo, LADOMINUS si sentirà assolutamente in diritto di tranciarmi via l'ultimo barlume di dignità rimasto. Come minimo dirà che non sono neanche in grado di puntare una sveglia. Dai, 64, arriva dai! Ok.
Ho il piano B. Il 12 o il 15!
Scattare!
E la gazzella che è in me, esce fuori con tutta la sua eleganza, saltelli nervosi, agilità a pacchi, eccomi lì, Dottorina Gazzella che corre prima ancora che il LADOMINUS Leone si svegli!
Sono le 8.40, sono ad un altra fermata dell'autobus e il 15 c'è, è lì, svetta fiero su i suoi binari.
Salgo. E' tardi ma non troppo. Sono ancora in tempo per fumare mezza sigaretta pre-tortura.
Sono le 8.44. E vai cazzo di 15 maledetto!!! Vaiiiiiii! Ma il 15 no. E' fermo. Aspetta che l'omino con il giubino arancione che traffica con i binari gli dia l'ok.
Maledetto, adesso scendo, mi metto il tuo giubino e vai te a lavorare al posto mio! Fai il furbo solo perchè hai la vita della gente spalmata sulla tua stupida paletta rossa e verde! LEVATI porca miseria!!!
E si leva. E' la fermata della metro, la vedo. Ma che fa questo 15? Non si ferma? E perchè? Solo perchè la fermata è disastrata non dobbiamo fermarci. Accidenti!
Ma ecco, ecco lì. Sono le 8.47 e io scendo dal tram.
E riemerge la gazzella. Corro. Attraverso. Mi infilo tra una macchina e l'altra. Faccio le scale della metro velocissima.
BIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIII.
La metroo! E corro! Vai gazzella! Vai, dammi la forza. E salgo! Olè.
Sono le 8.54 e la voce odiosa mi annuncia che sia esattamente alla mia fermata.
Ho il tempo di: correre per le scale, scavalcare chiunque si metta in mezzo al mio passaggio, fumare un terzo di sigaretta, chiamare l'ascensore, prendere la posta, salire sull'ascensore e solcare la porta dell'ufficio.
SEI MINUTI per un dottorino sono un'eternità. Può fare ogni cosa in 6 minuti.
E infatti alle ore 8.59 io solco la porta dello studio.
LADOMINUS "E' in ritardo!"
LaDottorina "Sono passate le 9?"
LADOMINUS "No, sono le 8.59"
LaDottorina "Quindi non sono in ritardo"
LADOMINUS "E invece sì che lo è"
E non ho preferito, per rispetto alle buon vecchie meridiane e un po' anche ai creatori degli orologi al quarzo, chiedere perchè sono in ritardo se alle 9 meno un fottuto minuto io sono qui.

lunedì 21 settembre 2009

Crai Crai, spesa fantastica! Crai Crai, è comodissimo!

Finalmente si torna a girovagare per i fantastici uffici pubblici.
Una cosa mi terrorizza: qualunque sia l'ora di arrivo, avrai comunque almeno 15 persone davanti.
Ma non è neanche questo il punto, il nocciolo della questione è che se io esco dall'ufficio alle 9 per andare all'Agenzia delle Entrate, alle ore 10 secondo la Dominus io dovrei essere di ritorno. E se alle 10.05 e trenta secondi netti, tu, Dottorina, non fai scattare la serratura, io, DOMINUS mi sento in diritto di chiamarti per conoscere le tue coordinate perchè sicuramente stai cazzeggiando in giro per negozi perchè all'Agenzia delle Entrate non c'è mai un cazzo di nessuno!
E fu così, che proprio alle ore 10.05 suonò il mio telefono.
Dottorina: Pronto?
Dominus: Dov'è? [buongiorno è troppo]
Dottorina: Sono ancora qui. Ho ancora 4 persone davanti.
Dominus: Si muova. [comandi]
TU TU TU TU TU [arrivederci anche a lei]
E inizia lo scalpitio, l'ansia da prestazione, la frustrazione della non riuscita, la distruzione della propria dignità prevedendo la cazziata.
Scorre un'altra mezz'ora. La più terribile. Maledetti, toglietevi! Andatevene! Tanto non c'è un cazzo da fare! DOVETE PAGARE!!
Passo, concludo, riesco! Esco, di corsa. Incontro una vecchia conoscenza.
"Eeeehiii dottorina". Lo riconosco. Sorrido. Lo oltrepasso. Gli urlo: "Ehhii scusami ma sono di corsa!". "Ti sei messa a lavorare seriamente! Hai venduto l'anima al diavolo!". "Eh si! ci sentiamo dai! Ciao!". Corro, cazzo quanto corro. A momenti mi si staccano le ginocchia!
E proprio mentre sto correndo alla velocità della luce verso la metro....il telefono suona. Ansia. Angoscia. Cosa ho fatto ora? Sto tornando, giuro! Sarò velocissima! Spingerò la metro! Giuro!
Dottorina: Pronto?
Dominus: Dov'è? [sempre salve anche a lei]
Dottorina: Alla stazione, sto per prendere la metro
Dominus: Bene. [bene?!?!] Senta, qui intorno non c'è un supermercato. Sa se da quelle parti ce n'è qualcuno?
Dottorina: Sinceramente no
Dominus: allora senta, faccia un giro per l'isolato, quando trova il supermercato prenda un etto di prosciutto cotto, un barattolo di pesto..si ma di quelli buoni eh..e un po' di pane.
Dottorina: ma....
Dominus: Grazie. Arrivederci.
E prego.
Faccio mente locale. Devo fare un giro e se trovo compro oppure giro fino a quando non trovo?
La seconda che ho detto! E così ho trovato il supermercato, ho comprato quel che dovevo e sempre velocemente mi sono diretta a prendere il mezzo ma....nella mia folle corsa un pensiero mi accompagnava: io non avrei dovuto rispondere con un semplice "si" quando mi hanno chiesto se avevo venduto l'anima al diavolo, no, io avrei dovuto rispondere che ho venduto l'anima a qualcosa di molto più pericoloso, ad un'entità veramente bestiale....il suo nome è ORDINE DEI DOTTORI COMMERCIALISTI ED ESPERTI CONTABILI.



martedì 4 agosto 2009

Una telefonata allunga la vita

Tutti i dipendenti, tutti, godono estremamente quando il capo non c'è.
Io no.
Mi è venuto un quasi esaurimento nervoso oggi. Se già i clienti patiscono il caldo e vogliono tutto subito e ben fatto, la dominus fuori porta riesce ad essere ancora più ansiata/ansiante di quanto non lo sia normalmente.
Di seguito riporto unicamente le telefonate di oggi della capa, quelle dei clienti non erano così divertenti.
Ore 9.01: "Dottorina? Buongiorno, sono LADOMINUS, senta... .... .... con chi sta andando avanti nella registrazioni delle fatture?"
Sottotitolo: controllavo che fossi già in ufficio.
Ore 10.18: "Dottorina? Sono LADOMINUS, è già andata in banca?..no? beh vada!"
Sottotitolo: controllavo se stessi cazzeggiando
Ore 12.15: "Dottorina? Sono LADOMINUS, mi passa LaRossa (su LaRossa presto arriverà un post, è un'entità tanto ma tanto odiosa)?"
Sottotitolo: controllavo che tu fossi controllata dalle mie spie.
Ore 13.59: "Dottorina? Sono LADOMINUS Può chiamare il LigabueNapoletano (e anche su questo ci sarà molto da raccontare) e verificare che sia arrivato tutto quello che gli ho spedito? Gli dica anche che blablabla"
Sottotitolo: verificavo che ancora non fossi in pausa pranzo.
Ore 14.06: "Dottorina? Il numero del cellulare del Dottore (e anche su questo ci sarebbe da dire)"
Sottotitolo: volevo solo romperti l'anima.
Ore 16.57: "Dottorina? Domattina prima di entrare in ufficio, vada in posta e faccia quei versamenti, eventualmente arrivi anche un po' più tardi..per le 9.15 - 9.30 (esageriaaaamo!)"
Sottotitolo: erano passate 3 ore, dovevo dare un ordine a qualcuno!
Sono le 17.54. Io sono certa che tra 3 minuti suona il telefono.
Ore 17.55: "Dottorina? Novità?"
Sottotitolo: devo verificare che tu sia ancora lì.
Bene signori, io faccio il giro delle tapparelle e me ne vado a casa.
Domani ultimo giorno..e poi..ferie!

sabato 1 agosto 2009

Oh-oh

E' il primo di agosto. La gente carica bagagli alla velocità della luce quando ancora il sole non è pienamente sorto, lancia mogli e bambini sui sedili, entra in macchina, ingrana la prima e parte sgommando.
E' il primo di agosto. Ladottorina si sveglia con il giramento d'anima, si alza pigramente, indossa uno straccio ed esce per andare a lavorare.
E' sabato e io lavoro. E lavoro perchè solo un dominus sa in che modo ricattarti.
"Sa, se non viene sabato...le toccherà stare qui almeno due giorni in più". Santo cielo!
Un sabato di non lavoro equivale a due giorni di schiavismo? Mi venisse un colpo! Domattina sono qui!
E stamattina ero lì.
Capisco immediatamente di essere nello sterco fino al collo dal numero di fascicoli lasciati sulla mia scrivania. Ho un'ipotesi sulle fatture da registrare...secondo me si moltiplicano con il buio, le bastarde.
Capisco di avere lo sterco di cui sopra oltre la testa, quando accendo il mio pc.
Sapete qual è il vero male del praticante? Il post-it digitale. Il classico foglietto di carta, si perde, si accartoccia, si autodistrugge a volte..il post-it digitale, NO! Lui resta lì, giallo, luccicante...e fa anche un rumore esagerato quando si cancella, facendoti sgamare in meno di 1 secondo. Tu DEVI vederlo e soprattutto, tu devi ESEGUIRLO.
Maledizione. Maledizione, mi ripeto.
Siamo nell'era digitale, il post-it maledetto fa rumore se lo vuoi cancellare e si è costretti a fare esattamente quello che recita...ma vaffanculo, non c'è ancora un sistema che faccia in modo che le stramaledette fatture si autoregistrino!
Apro il primo fascicolo. Inizio. Le devo annientare con il magico tibro prima che faccia notte, prima che loro si riproducano!

giovedì 30 luglio 2009

L'inutilità della puntualità.

C'è solo una cosa più inutile di tentare di avere delle informazioni via telefono da un ufficio pubblico, presentarsi personalmente in un ufficio pubblico 3 minuti prima della chiusura.
E il dottorino, questo lo sa. Perchè se può essere vero che abbiamo lacune di preparazione, sicuramente siamo stati ben preparati a certi rituali da anni e anni di code in segreteria studenti.
Il dottorino sa che ad un'ora dalla chiusura al pubblico non si ottengono più numeri per fare la coda e soprattutto, il praticante sa che forse si può convincere il Padre Eterno che nonostante una vita di peccati non si è così maledetti ma mai....MAI, si potrà convincere un funzionario pubblico a sprecare 2 minuti del suo importantissimo pomeriggio di fancazzismo!
E nonostante questa premessa...dopo aver passato mezza mattinata al telefono sperando nel miracolo della risposta INPS, alle 11.45 mi sono ritorvata tra le braccia un fascicolo di mille pagine destinato al Comune - Servizi Pubblici (Apertura al pubblico: Lun - Giov 9-12).
Non una spiegazione, niente..solo un semplice: VADA.
Mmm, vada.
Ho 1 secondo per farMI le domande e darMI le risposte e soprattutto devo scegliere i quesiti fattibili da quelli che risulterebbero stupidi (praticamente tutti):
1) Vada...Dove? - Servizi Pubblici - OK
2) Vada...Come? - 2 fermate di metro, una con il 13, poi corri a piedi - OK
3) Vada...MA LEI SI RENDE CONTO CHE IN 15 MINUTI NON CE LA FARO' MAI? - Si, lei lo sa, se ne fotte e ti risponderà con il classico "Provi" - OK
Fatta mente locale..sono le 11.45.02...e io...VADO.
Corro. Prendo la metro. Corro dietro il 13. Scendo. Corro a piedi. Arrivo lì. Lo vedo. E' il comune. Sono i Servizi Pubblici. Suona la campana. Sono le 12. Ce la faccio. Io ce la faccio!
....
E' CHIUSO.
E nel tragitto del ritorno, tu caro dottorino che mi leggi lo immagini, un senso di spossatezza, un senso di inquietudine...e non sono i 37 gradi al'ombra, no. Io non ci sono riuscita..io dovevo riuscire.
Sono le 12.23, apro la porta dello studio: non può ritenermi responsabile, sa che non ho colpa, sapeva benissimo che avrei trovato chiuso. Capirà.....
"Certo che poteva arrivare prima in comune".
E così, oggi, io ho un nuovo desiderio. Chiedere un prestito portando come garanzia il mio ricchissimo stipendio di 400 euro per l'acquisto della macchina per il teletrasporto.

mercoledì 29 luglio 2009

Il buongiorno si vede dal mattino

Quando ho iniziato l'università ero carica di buoni propositi, pensavo addirittura che avrei avuto tanti e tanti sbocchi. Avevo la presunzione, tipica del giovane al primo anno, di giudicare più o meno appropriati gli eventuali lavori che mi sarebbero potuti presentare.
Il commercialista, NO.
No? E allora come mi sono ritrovata a guadagnare 400 euro al mese per lavorare senza sosta?
Io, ora, sono una praticante. E il viaggio è lungo.
Solo quattro mesi fa ero convinta che fare il commercialista fosse un lavoro facile, un lavoro da signori, un lavoro per chi è pigro e vuol guadagnare tanti soldi.
Mai più stupida ed errata fu quest'intuizione.
Si lavora sempre...giorno-notte, sabato-domenica-festivo-feriale. Si lavora.
Bugiarda sarei a dire che i DOMINUS (così si chiamano coloro che ti sfruttano e ti spingono a pensare che ti stanno facendo un favore) non hanno belle parcelle. Inizio a pensare, però, che il 50% dei loro guadagni se ne vada in valium.
E così, ci si illude di poter godere di ancora 3 anni di calma. Ci si illude. Perchè quando ti relazioni a qualcuno che se non si pompa di ansiolitici ogni mattina arriva in ufficio e ti trucida moralmente...allora sì, lo xanax serve anche te, giovane dottorino praticante.
Questo è solo un breve intro.
Questo blog è dedicato a tutti i dottorini praticanti ed in particolare alla Socia S., colei che tentò di mettermi in guardia sul mio destino.
Hasta Luego